General Contractor
Il “Pacchetto General Contractor”
Se partiamo da una breve analisi dei rischi imprenditoriali di un impianto, ci accorgeremo che esso gode di vantaggi considerevoli rispetto ad una normale attività imprenditoriale dopo aver stipulato, come prevede la normativa vigente, apposita convenzione con il GSE per il ritiro della produzione elettrica:
- La produzione dell’impianto verrà tutta immessa in rete e non si corre il rischio di “invenduto”, né il rischio di dover finanziare i costi del “magazzino prodotti finiti”, né il rischio di svalutazione dello stesso magazzino;
- Esiste un unico cliente per tutta la produzione elettrica, il GSE, affidabile per autonomasia. Quindi possiamo considerare il rischio di mancato o ritardato incasso assimilabile al “rischio paese” Italia (quindi molto molto basso).
- I pagamenti sul venduto, oltre ad essere certi, godono di una tempistica molto buona (entro 60 gg fine mese).
- Non esiste possibilità di risentire di oscillazioni di prezzo del “venduto”. Il ricavo quindi è stabile e garantito per 20 anni.
Di conseguenza, dato per scontato che il business plan determini un rendimento interessante (in funzione del costo di costruzione, dei costi di gestione e del costo di alimentazione) ed avendo certezza dei ricavi saranno essenzialmente i costi, oltre all’affidabilità della tecnologia sul medio-lungo termine, l’unico reale parametro di rischio da valutare.
Ciò nonostante, molti investitori, soprattutto gli imprenditori agricoli, incontrano insormontabili ostacoli presso gli istituti di credito, per l’impossibilità di soddisfare le loro richieste di fornire garanzie diverse dall’impianto stesso nella fase precedente la sua costruzione. Per accedere al prefinanziamento viene infatti sempre richiesto di fornire ipoteche o altre garanzie reali su beni diversi dall’impianto stesso, che a volte non sono disponibili o sono già impegnati nella garanzia di altri progetti.
La proposta contenuta nel nostro “Pacchetto General Contractor” nasce da esperienze già sperimentate nel campo delle energie rinnovabili (soprattutto nel settore fotovoltaico), ma che fino ad oggi non hanno avuto diffusione nel campo del Biogas.
Volendo sintetizzare la proposta, diciamo che essa si propone di facilitare l’accesso al credito, facilitando per l’investitore il finanziamento del periodo di costruzione. E’ infatti in questa fase, lo ripetiamo, che le banche ed in genere gli istituti finanziari chiedono garanzie ed ipoteche “collaterali” rispetto all’impianto, in quanto in questa fase del progetto vedono addensarsi la maggior parte dei rischi. Risulta invece molto più agevole, più economico ed in genere meno problematico ottenere l’erogazione di finanziamenti quando l’impianto sarà già entrato in piena produzione.
A nostro giudizio, e basandoci su una consolidata esperienza, non è molto complesso, in virtù delle caratteristiche specifiche del “business” delle energie rinnovabili, trovare sul mercato istituti finanziari disponibili a concedere un mutuo ad un richiedente che presenti un impianto già costruito ed avviato, basato su una tecnologia consolidata ed affidabile, che abbia certezza di poter reperire o auto-produrre l’alimentazione necessaria, che sia già titolare di una convenzione con il GSE e che abbia già quindi ottenuto il riconoscimento della tariffa incentivante richiesta.
Al contrario gli istituti finanziari ritengono che i maggiori rischi siano cumulati nel periodo di costruzione, di avviamento e di convenzionamento dell’impianto per questi motivi:
- Impossibilità o incapacità di portare a termine la costruzione dell’impianto (per motivi di natura finanziaria, tecnica, amministrativa, ecc.);
- Impossibilità o incapacità di portare a pieno regime la produzione dell’impianto dopo l’avviamento (per incapacità tecnica o gestionale, per indisponibilità delle matrici di alimentazione, ecc.);
- Mancato ottenimento della tariffa incentivante (per errata gestione della pratica di convenzione con il GSE) o riduzione della tariffa che era stata prevista (per sforamento della tempistica di costruzione);
Ma tutti questi fattori negativi possono essere superati “per definizione”, dal punto di vista dell’ente finanziatore, semplicemente intervenendo con l’erogazione soltanto dopo la conclusione della costruzione, dell’avviamento dell’impianto e dell’ottenimento della convenzione GSE.
Risulta quindi necessario che “qualcuno” si faccia carico di questi rischi.
Questo “qualcuno” è il General Contractor, che deve essere:
- un’azienda esperta ed affidabile dal punto di vista della gestione dei cantieri di costruzione di impianti,
- solida dal punto di vista patrimoniale
- in grado di utilizzare tecnologie estremamente affidabili e consolidate, avendo
- stipulato accordi con i maggiori costruttori di tecnologia biogas del mondo.
La sua capacità tecnica e gestionale sarà utilizzata per avere certezza di poter evitare errori amministrativi (che potrebbero bloccare il cantiere) e ritardi (dovuti alla necessità di rifare lavori mal eseguiti oppure di non sapere affrontare eventuali imprevisti di cantiere).
La sua solidità patrimoniale darà garanzie di poter portare a termine il cantiere anche in caso di imprevisti (non coperti da polizze assicurative) e/o di prolungamento dei tempi stimati.
L’affidabilità del partner tecnologico sarà invece garante della possibilità di avviare l’impianto con la tempistica e con le condizioni di alimentazione concordate.
VANTAGGI PER IL CLIENTE
Il pacchetto permette di :
- rendere più agevole, e meno onerosa, la pratica di finanziamento
- avere un unico interlocutore per tutte le opere complesse che costituiscono un impianto a biogas
- avere una garanzia totale su quanto realizzato
- affidare ad una struttura esperta il disbrigo di tutte le pratiche burocratiche inerenti l’avviamento dell’impianto
- avere la certezza di una corretta fase d’avvio con il GSE
Biogas Progetti ha stipulato convenzioni con società qualificate che possono validamente svolgere l’attività di General Contractor. Può quindi offrire alla propria clientela un servizio di supporto al finanziamento bancario in grado di risolvere la maggior parte delle situazioni di difficoltà causate dalla mancanza o dalla carenza di garanzie reali da offrire agli istituti di credito (o che semplicemente non ritengano conveniente impegnare per questo scopo eventuali risorse patrimoniali esistenti).
Anche per le piccole aziende agricole vale un concetto basilare: un impianto a biogas deve costituire un incremento di efficienza ed un incremento del proprio reddito aziendale, non di certo la strada per mettere a rischio tutto il proprio patrimonio ed il frutto di anni di lavoro.
Il Pacchetto General Contractor offre una valida soluzione proprio a questa esigenza.